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Storie in tazzina

Di fronte a quel caffè, una vacanza che…
Sì, quella mia strana vacanza con sconosciuti era da poco iniziata, lontana da casa e piena di aspettative, perché una delle mie più grandi passioni è sempre stato il viaggio, soprattutto in posti mai visti. Quella volta, tutto era cominciato quasi per gioco. Mio figlio e i compagni della squadra di calcio in cui giocava sarebbero andati una decina di giorni a Goteborg, in Svezia, per un campionato di calcio tra giovani provenienti da tutto il mondo. L’opportunità era interessante, così cominciai a chiedere agli altri genitori se avessero intenzione di raggiungere i ragazzi. Finalmente qualcuno mostrò il mio stesso interesse e dopo qualche giorno capimmo che saremmo stati in cinque, compresa me, visto che mio marito non sarebbe venuto. Il volo ed il bed and breakfast erano stati prenotati, e non essendo mai stata nei paesi nordici, non vedevo l’ora di partire.
Una splendida slitta di Babbo Natale ci accolse davanti all’albergo, che si trovava nella campagna nei pressi di Goteborg: non c’era dubbio, eravamo in un altro mondo, ed io ne ero affascinata. Dopo aver sistemato le valigie nelle camere scendemmo nel soggiorno e chiedemmo alla proprietaria, una gentilissima signora con profondi occhi blu, del caffè. Avevamo da poco iniziato a parlare, quando lei arrivò con quella enorme caraffa di vetro piena di caffè profumato e fumante. Quel caffè ci scaldò i cuori e fu lì che, da praticamente sconosciuti, iniziammo a conoscerci. La vacanza fu breve, solo 5 giorni, ma intensa e ricca di esperienze e di momenti magici, come quello del caffè, e sono certa che nessuno di noi dimenticherà mai quella vacanza in Svezia.

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